Osvaldo Roman - 27-03-2005
Lo stile di questo governo è ormai tristemente noto: si basa sulla più totale falsificazione dei fatti: così che alla reale portata dei provvedimenti i cittadini possono arrivare solo se nel tempo arrivano a misurarsi concretamente con i loro effetti.
Sul cosiddetto “Diritto dovere” si è già alzato il polverone dei media governativi: il decreto dopo il parere favorevole di maggioranza delle Commissioni parlamentari competenti è stato oggi approvato dal Consiglio dei ministri. Vale la pena di ricordare che nella seduta del 14 ottobre 2004 la Conferenza Unificata di cui all’articolo 8 del Decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281 aveva espresso la mancata intesa sugli articoli 4, 5, 6 comma 1. Il Governo è andato avanti ugualmente adottando così una procedura straordinaria non applicabile al contrasto di merito manifestato dalle Regioni che come tale doveva essere risolto con l’adozione di soluzioni concordate sui temi controversi.
Anche lo schema di decreto sull’alternanza Studio-lavoro è stato presentato alle Camere, nonostante che nella seduta del 14 ottobre 2004 la Conferenza abbia espresso la mancata intesa con motivazioni in parte analoghe a quelle formulate per il primo decreto. Si tratta, possiamo esserne certi, di misure che, per la loro ininfluenza o per la loro perniciosità, finiranno presto nel mucchio della mondezza da portare nella pubbliche discariche.
Sul cosiddetto “Diritto dovere” si è già alzato il polverone dei media governativi: il decreto dopo il parere favorevole di maggioranza delle Commissioni parlamentari competenti è stato oggi approvato dal Consiglio dei ministri. Vale la pena di ricordare che nella seduta del 14 ottobre 2004 la Conferenza Unificata di cui all’articolo 8 del Decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281 aveva espresso la mancata intesa sugli articoli 4, 5, 6 comma 1. Il Governo è andato avanti ugualmente adottando così una procedura straordinaria non applicabile al contrasto di merito manifestato dalle Regioni che come tale doveva essere risolto con l’adozione di soluzioni concordate sui temi controversi.
Anche lo schema di decreto sull’alternanza Studio-lavoro è stato presentato alle Camere, nonostante che nella seduta del 14 ottobre 2004 la Conferenza abbia espresso la mancata intesa con motivazioni in parte analoghe a quelle formulate per il primo decreto. Si tratta, possiamo esserne certi, di misure che, per la loro ininfluenza o per la loro perniciosità, finiranno presto nel mucchio della mondezza da portare nella pubbliche discariche.
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